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In viaggio con le Bimby® Community Star: la cotognata dura, dolcezza di Sicilia

Le Bimby® Community Star ci portano in Sicilia alla scoperta della cotognata dura

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26.04.2021

Questo mese vogliamo portarvi in Sicilia, ci sarebbe da scrivere per giorni sulle meravigliose ricette di questa terra ma oggi, in compagnia di Viviana Aiello, una delle Bimby® Community Star, parleremo di una ricetta specifica, alla quale Viviana è particolarmente legata: parliamo della ricetta della cotognata dura. Una ricetta che parte delle mele cotogne, una varietà particolare di mele, e che affonda la sua storia nella tradizione.

Bimby® Magazine: Ciao Viviana, raccontaci qualcosa in più su questa ricetta.

Viviana Aiello: Quella della cotognata dura è una ricetta sicuramente tramandata dall'antico regno aragonese quando la Sicilia ne era sotto il dominio ma, per me, è una ricetta che profuma di tradizioni e di famiglia. La sua preparazione ad inizio autunno diviene quasi un rito. Per prepararla difatti sono richiesti tempo, pazienza ed amore.

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BM: ora ci hai incuriositi! Vogliamo sapere tutto su come si prepara in famiglia questa ricetta.

V.A.: Ogni famiglia in qualche modo ne custodisce il suo piccolo segreto, seppur la ricetta sia pressoché simile. Personalmente ricordo ancora la preparazione scrupolosa di mia madre intenta a pulire per ore le mele cotogne, questi frutti acerbi portati dalla campagna dal mio babbo che andavano privati con dovizia di particolari da ogni impurità a tal punto da "non farne rimanere nessuna imperfezione". Pezzettini di frutta che non dovevano assolutamente imbrunire: motivo per il quale andavano immediatamente tuffati in acqua acidulata preparata con succo e pezzi di limone galleggianti.

BM: E poi, che succedeva?

V.A.: Questi frutti, talora goffi e dalle forme più strane e contorte, nelle sapienti mani di mia madre divenivano questo meraviglioso capolavoro della pasticceria siciliana. Ogni morso era un biglietto verso il paradiso ed ad ogni Natale i biscotti alla frolla che ne avvolgevano un pezzettino brillante come lo è un tramonto erano un vero oblio per i nostri palati e per quelli dei parenti a cui venivano portati in dono. Questo è ciò rappresenta per me la cotognata: il sapore di casa.

Una volta preparata, questa che per noi era marmellata fatta rassodare più a lungo, va versata nelle classiche forme di terracotta bagnate con acqua e che sul fondo custodiscono i disegni più disparati: dal sole ad un pesce, da figure religiosa a un disegno stilizzato insomma, una volta sformata era un piccolo capolavoro.

BM: C’è qualche trucchetto che dovremmo conoscere per una cotognata dura perfetta?

V.A.: Importante, oltre che la scrupolosa preparazione - anche se oggi le mele cotogne vendute non hanno nessun tipo di impurità poiché spesso possono essere trattate - è l'asciugatura che ne permette la conservazione finanche per anni. Disposta sui cannizzi - una fitta maglia di cannucce sottilissime legate tra loro - la cotognata deve asciugare esposta al sole ed alle correnti d'aria, coperta da un velo di tulle bianco in modo che possa essere tenuta al riparo da insetti e che resti ben aerata sia nella parte superiore che in quella inferiore. Il risultato? Una gelatina di frutta ben soda e compatta che col tempo formerà una patina di zucchero brillante lungo tutta la superficie... Sempre che resistiate alla tentazione e non la finiate prima.

BM: Grazie Viviana per questo viaggio nei ricordi e nella dolcezza di questa ricetta!

Ora non vi resta che andare sulla Community Bimby® e scoprire la ricetta di Viviana per una cotognata dura perfetta!

Photo Credits © Viviana Aiello