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Diversi tipi di taralli e ricette da provare

La Bimby® Community Star Grazia Di Rella ci racconta i diversi tipi di taralli che si possono trovare in giro per l’Italia.

Scopri quali sono i diversi tipi di taralli, tutte le differenze tra le ricette e come prepararli in casa.

20.08.2023

Quando dico taralli mi viene subito in mente la mia terra: la Puglia, ma in realtà mi dimentico che l’Italia riserva sempre tantissime sorprese quando si parla di cucina e anche i taralli non fanno eccezione, ne esistono infatti di diversi tipi, provenienti da regioni diverse, solo su Cookidoo® ce ne sono circa una ventina di ricette diverse!

Scopriamone insieme qualcuna.

Taralli pugliesi

Lasciatemi cominciare con i miei taralli, quelli pugliesi, simbolo della nostra gastronomia, fatti con farina di semola, olio extra vergine, vino bianco e semi di finocchio. La leggenda narra che una madre, per sfamare i propri figli, impastò acqua, farina, olio e vino bianco (ingredienti immancabili nelle dispense pugliesi) formò degli anelli che cucinò sui carboni del braciere.

La particolarità di questi taralli è che una volta data la classica forma ad anello devono essere sbollentati in acqua leggermente salata e sistemati su un canovaccio pulito affinché si asciughino completamente, prima di essere infornati, lo sapevate?

Da sempre i taralli sono un ottimo snack che accompagna olive, salumi e formaggi…ma attenzione, uno tira l’altro!

Bimby® Community Star Grazia Di Rella

Taralli sugna e pepe

Adesso vi porto a Napoli, una città famosa in tutto il mondo per la sua cucina e anche per i suoi “taralli ‘nzogna e pepe”: fatti cioè con sugna, pepe e mandorle. Un connubio perfetto e goloso per una ricetta semplicissima. Insomma, sono la fine del mondo!

Taralli siciliani

Proseguiamo il nostro viaggio nella meravigliosa Sicilia, alla scoperta dei tipici taralli siciliani. La loro tradizione è molto antica: in origine venivano preparati in occasione della commemorazione dei defunti, il 2 novembre, oppure durante le festività natalizie, ma oggi si trovano pressoché in ogni periodo dell’anno.

Anche in questi taralli viene utilizzato lo strutto, come in quelli napoletani, ma al contrario di questi sono dolci, ricoperti di glassa e si sciolgono letteralmente in bocca!

Taralli calabresi

Spostiamoci in Calabria, con i suoi tipici taralli scaldati, molto simili a quelli pugliesi ma con una forma diversa, più grande. Ovviamente di questi taralli esistono anche delle varianti che prevedono l’utilizzo di peperoncino e ‘nduja, ingredienti simbolo della Calabria.

Taralli dolci

Infine, sono immancabili i taralli dolci, preparati soprattutto nel periodo di Pasqua. Il loro impasto è simile alla pasta frolla e vengono proposti profumati all’anice, alla cannella oppure ricoperti da glassa di zucchero.

Conclusione

Insomma, intorno a quel semplice cordoncino a forma di anello, c’è tanta storia, poesia e tantissimo sapore. Una perfetta rappresentazione dell’Italia e della sua cucina.